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DVD VideoSpin Vol. 2

Abbiamo piacere di presentare il secondo volume di VideoSpin, DVD collezionabile a tiratura limitata che vuole indagare le ultime tendenze della videoarte attraverso l’opera di tre artisti.
Questa edizione è dedicata al tema Changes in latitudes, changes in attitudes, con le opere di Patrizia Bonardi, Daniela di Maro e Timothy Pickerill.

VideoSpin
Changes in latitudes, changes in attitudes
DVD Vol.2 – 2013
Tiratura 100
DVD PAL
Contenuti digipack in lingua inglese
prezzo al pubblico € 30.00

Diponibile presso  [.BOX] Videoart project space
Via F. Confalonieri 11, Milano
www.dotbox.it

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Se nel 2012 si è voluto proporre un campione dei mutevoli linguaggi del video,  questa edizione si sofferma piuttosto sui contenuti, traendo lo spunto dagli epocali cambiamenti storici e sociali che hanno investito il mondo occidentale come quello orientale.
La crisi economica e di valori che ha colpito il vecchio continente, la rivoluzionaria “primavera araba” che ha cambiato volti e destini del Medio Oriente e Nord Africa, hanno infatti segnato in maniera drammatica le vite di molte persone,  che hanno subito la perdita di tradizionali punti fermi nella costruzione della propria identità, come il lavoro, l’inserimeno in una società regolata dal potere, la suddivisione per classi o per sesso. Questo ha comportato smarrimenti, sia sul piano individuale, che di gruppo, con lo smembramento di famiglie alla ricerca di migliori condizioni di vita e forse anche di se stessi.

Videospin2013 raccoglie tre lavori che più o meno direttamente indagano questi cambiamenti a livello geografico, indicando la modificazione, se non la crisi, degli assetti umani globali (nel lavoro di Daniela Di Maro DDM), la conseguente solitudine dovuta ad una non precisata rottura degli affetti nella moltitudine della folla (testimoniata dalla cesura del video di Timothy Rolling Pickerill) e la possibilità di un ritorno, di un incontro con il sé nella ritrovata armonia della natura, descritta da Patrizia Bonardi.

Si tratta di tre opere recenti,  una finanche dell’anno in corso, che esprimono anche tre differenti approcci tecnici ed estetici, a testimonianza della varietà poetica del video d’arte, in grado di racchiudere attitudini e ricerche autonome, assolutamente differenti per incisività visiva e sonora, ma alla fine complementari nel descrivere, racchiudere ed aprire ai sensi un grumo di interrogazioni  attualissime ed urgenti: le possiamo sentire, alternativamente, nel disperato dolore di un abbandono personale, maturato per chissà quali ragioni tra  le nostre premure e paure quotidiane, in ronzii di masse capaci  di farsi tuono o, alla fine, tra i mille silenzi di alberi ,  che forse indicano una strada,  una nuova speranza all’orizzonte.
Giorgio Fedeli

Artisti

Patrizia Bonardi
The immobility of tree
3’11”
2012
“La consistenza di noi stessi fugge nella follia del quotidiano. Ansiosamente ci aggiriamo in cerca di identità.
L’immobilità dell’albero ci riporta in noi. Scaviamo per mettere radici, per trovare un giaciglio fatto di memoria, di coriandoli bianchi, frammenti di inconsistenza. Nel video l’immobilità degli alberi si confronta con l’evanescenza della figura che si moltiplica in tanti sè caotici e identicamente inconsistenti. La geometria perfetta del pioppeto sembra fare da gabbia alla tortuosità del percorso umano”.

Daniela Di Maro DDM
Migrations
5’13”
2011
“Migrations racconta il delicato momento della partenza degli uccelli verso luoghi della Terra a loro più favorevoli. Compiendo, nel cielo, spettacolari evoluzioni dettate da molteplici fattori biologici, gli uccelli, come gli uomini, vanno alla ricerca delle condizioni ideali per “generare e rigenerarsi”. Nonostante la conflittuale presenza dell’uomo che spesso destabilizza il loro orientamento, gli uccelli hanno l’atavica capacità di prefigurarsi, nella mente, delle vere e proprie mappe geografiche del territorio. I gruppi esaminati e in movimento, sono composti da migliaia di volatili che si trasformano e si stagliano come piccoli punti grigi sul fondo bianco del cielo. Ancora una volta, le immagini rarefatte e dotate di pochi elementi di riferimento, creano un’ambiguità percettiva che trasforma queste creature in altri organismi microscopici e in continuo movimento”.

Timothy Rolling Pickerill
Cesura: Deep Black Incantation #18
6’13
2011