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Visualcontainer + [.BOX] Videoart Project Space

MY NAME IS… Simona Barbagallo

 

Progetto a cura di Mariacristina Ferraioli
Solo Mercoledì 25  Gennaio   h18.30

A More Open Place

MY NAME IS… Simona Barbagallo è il terzo appuntamento della rassegna ideata e curata da Mariacristina Ferraioli per [.BOX] Videoart Project Space, spazio espositivo dell’associazione Visualcontainer.

 

Il progetto nasce dalla volontà di proporre un’attenta ricognizione sulla videoarte italiana degli ultimi anni e di approfondire alcune ricerche che ne hanno segnato il cammino.
La rassegna è strutturata in serate-evento a carattere monografico, nel corso delle quali sono proiettati i video realizzati dall’artista invitato. Il pubblico può così godere di un approccio visivo diverso. Se è vero infatti che quasi tutte le opere sono state concepite per essere mostrate singolarmente, è anche vero che, inserite nel contesto dell’intera produzione, esse possono assumere sfumature e significati inediti e dar vita a nuove possibilità di lettura. Inusuale è la tipologia dell’evento che di fatto non presenta nulla di nuovo ma offre l’occasione rara di una visione d’insieme che dà risalto alla necessità di una riflessione critica contro la dominante ed ossessiva bulimia del presente che contraddistingue il sistema dell’arte contemporanea.

 

Il terzo appuntamento di My Name Is… è dedicato a Simona Barbagallo, artista che vive e lavora tra Milano e Berlino. Nel corso della serata, a differenza degli incontri precedenti, sarà proiettato in anteprima solo l’ultimo lavoro dell’artista A More Open Place. In questo lavoro, l’artista sonda il complesso rapporto tra memoria e ricordo. Le immagini rappresentano il punto di incontro tra i due elementi, indispensabili per la costruzione dell’identità. Ma cosa succede se siamo privi di tutte quelle immagini che permettono ad un ricordo di diventare memoria? Muovendosi dalla motivazione personale dell’assoluta mancanza di immagini esterne (foto, video) che potessero in qualche modo documentare i ricordi della propria vita, Simona Barbagallo compie, in questo lavoro, un viaggio nel labile confine esistente tra ricordo individuale e memoria collettiva.

 Simona Barbagallo (Bologna 1976) vive e lavora tra Milano e Berlino. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera e, dopo la laurea in Nuove Tecnologie per l’Arte, si è specializzata in fotografia. Ha collaborato con diversi artisti: Paola Di Bello, Adriano Altamira, Tomas Saraceno. E’ stata membro di alcuni collettivi (Werkstatt – Isola Art Center e La Maniera Italiana). Ha iniziato una collaborazione con Tomas Saraceno nel 2007 e ha partecipato alla costruzione di Aerosolar Museo di Rapperswil (Svizzera). E’ stata selezionata tra i finalisti di numerosi premi come SaturaPrize international 2011, Premio Celeste 2010/2011 e il PremioOra. Ha preso parte a numerose mostre collettive sia in Italia che all’estero tra cui: ‘Rileggere l’Immagine’, Arte Fiera Bergamo, Pubblic Turbolence IsolaArtCenter, Impulsi video_fotografici Centrale della Fotografia Fano, Careof, Milano, ‘FOTOGRAFIA? Incontri con giovani autori dalle scuole di fotografia’ , Spazio Novella Guerra, ‘Producing Censorship Milan & New York City’ Fabbrica del Vapore, ExperimentoBIO 2011, Auditorium of the University of the Basque Country in Bilbao.

 
Mariacristina Ferraioli è una curatrice indipendente che vive e lavora tra Milano e Napoli. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell’Arte, ha conseguito il Master in Organizzazione e Comunicazione delle Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. In seguito ha ottenuto la Residenza per Curatori della Dena Foundation for Contemporary Art presso il Centre International d’Accueil et d’Echanges des Récollets di Parigi. Ha svolto uno stage presso il Centre Pompidou collaborando alla realizzazione della mostra Traces du Sacré ed ha pubblicato un testo sul catalogo della mostra. E’ stata co-fondatrice di 317 associazione per l’arte contemporanea con sede a Nizza. Attualmente è assistente presso il Dipartimento di Nuove Tecnologie dell’Accademia di Belle Arti di Brera e collabora con l’ufficio Master della stessa Istituzione. E’, inoltre, docente di Comunicazione ed Organizzazione di Eventi Culturali e collabora con quotidiani e riviste specialistiche.

 

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