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38° Festival Les Instants Vidéo, Marsiglia, Global Opening.

Dal 18 al 24 Ottobre 2025
Vernissage: Sabato 18 Ottobre ore 18.00
Apertura al pubblico Venerdì e Sabato ore 18 – 20.30 e su appuntamento a info@dotbox.it
Visualcontainer[.Box] ospita la selezione curatoriale di Les Instant Video Festival in concomitanza con lo svolgimento del festival a Marsiglia.
La global opening come di consueto presenta un’altra selezione curatoriale dal festival in modalità worldwide su VisualcontainerTV dal 18 Ottobre al 21 Novembre.
Per la sua 38ª edizione, il festival Les Instants Vidéo si oppone alla notte: la videoarte diventa materia viva, sensoriale e politica. Accoglie gli invisibili, i corpi in fuga, le voci represse, restituendo respiro ai territori feriti e alle memorie brucianti del nostro tempo.
In un mondo che prosciuga gli immaginari, le opere invitano a restare sensibili, in ascolto, in resistenza poetica.
In questo spirito nasce la mostra “En continu – Vieni, ti porto io”, presentata a Visualcontainer[.BOX] Milano come estensione internazionale del festival, che quest’anno si svolge a Marsiglia dal 11 ottobre al 21 novembre 2025.
La rassegna milanese propone una selezione di video che attraversano temi urgenti e intimi: l’alterità, la trasformazione dei territori, le fragilità e la reinvenzione del corpo politico e sensibile.
Le opere in mostra esplorano il rapporto tra individuo e società contemporanea, tra intelligenza artificiale e immaginario erotico, tra consumo e desiderio, tra ecologia e memoria collettiva.
In “Red” di Dominique Paul, sei cantanti liriche trasformano il supermercato in un teatro di critica sociale, ironico e visionario, dove l’opera lirica incontra le disuguaglianze del capitalismo contemporaneo.
Con “Koma”, Jessica DiCosta osserva la metamorfosi di una piccola città travolta dalla gentrificazione, raccontando la tensione tra progresso e perdita, tra natura e costruzione.
In “My Monthly Struggle” di Crystal Tai, il corpo femminile diventa terreno di gioco e di autoironia, rompendo i tabù legati al ciclo mestruale con un linguaggio visivo leggero e sovversivo.
Infine, “Théogonie de l’orgasme artificiel” di Noé Balthazard immagina una mitologia del piacere nell’era algoritmica: una riflessione sulla creazione, la memoria e l’intelligenza artificiale come nuove divinità dei mondi digitali.
“En continu – Vieni, ti porto io” è un invito al viaggio, alla scoperta di narrazioni che uniscono il politico e il poetico, il corpo e la tecnologia, l’intimo e il collettivo.
Un percorso visivo che accompagna lo spettatore in un territorio di attraversamento, dove la videoarte continua a essere spazio di libertà, di ascolto e di cura.
Opere in mostra:
Red – Dominique Paul, 19’58, Canada, 2024
Una performance in un supermercato con sei cantanti liriche, donne che indossano strutture portatili per affrontare le questioni socioeconomiche e ambientali contemporanee. Le artiste reinterpretano liberamente il libretto scritto da Dominique Paul, senza accompagnamento musicale, utilizzando arie d’opera familiari per veicolare parole che risuonano con le problematiche della nostra epoca.
Con ironia e intensità, l’opera mette in tensione la leggerezza del canto lirico e la gravità dei temi trattati, offrendo una critica originale alla società dei consumi. Sullo sfondo, l’eco del pensiero di Thomas Piketty e delle disuguaglianze economiche odierne, tanto estreme quanto quelle che precedettero la Rivoluzione francese.
Koma – Jessica DiCosta, 10’34, Canada, 2024
Koma cattura la trasformazione profonda di una piccola città alle prese con la gentrificazione, sospesa tra progresso e conservazione. Con uno sguardo osservativo e poetico, il video riflette sull’evoluzione dell’identità locale e sulla coesistenza fragile tra natura e urbanizzazione.
Mentre gli edifici si innalzano e le foreste si ritirano, emergono nuovi quartieri, altri si dissolvono, ma tra cemento e pareti persistono gli echi della comunità e del paesaggio originario. Un’opera che diventa testimonianza visiva della resilienza e dell’adattamento umano di fronte al cambiamento.
My Monthly Struggle – Crystal Tai, 2’00, Australia, 2024
Un’esplorazione giocosa e irriverente delle altezze e cadute del ciclo mestruale. Ispirato alle esperienze personali dell’artista, il video trasforma i sintomi mensili e i loro paradossi in una narrazione visiva vivace e ironica.
Attraverso ritmo, colore e humour, l’opera invita a ridefinire lo sguardo su un’esperienza naturale, troppo spesso stigmatizzata o taciuta, trasformandola in spazio di liberazione e consapevolezza corporea.
Théogonie de l’orgasme artificiel – Noé Balthazard, 8’11, Francia, 2025
Un film di fantascienza che immagina l’orgasmo femminile in un mondo governato unicamente dalla matematica – come i mondi virtuali e, soprattutto, quelli generati dall’intelligenza artificiale.
Se l’orgasmo è una funzione algoritmica, esso diventa a sua volta creatore di universi. Da qui nasce una “teogonia” contemporanea: Eurynome, dea primordiale del movimento armonico; Gaia, regina dei cicli e delle iterazioni; Nyx, figura della notte e del disordine, e Mnemosyne, custode della memoria dei calcoli.
Queste divinità simboliche abitano pianeti generati dal piacere matematico, in una riflessione visionaria che cerca una metafisica degli algoritmi e una nuova genealogia del desiderio.