FEAR – Serie di Videoarte Sperimentale Libanese
A cura di Muriel Aboulrouss
una produzione di Home of CineJam // The Intuitive FilmLab – Beirut, Libano
Vernissage 9 Maggio ore 18 – 21
Incontro con l’artista Tia Naamy alle 19.30
dal 9 Maggio al 19 Maggio
Apertura al pubblico Mercoledì, Giovedì, Venerdì ore 18 – 20.30 e su appuntamento a info@dotbox.it

Artisti: Line Itany, Alex Meouchy, Rayan Zrein, Leen Aoun, Jamal Jaafar, Yara Amache, Tia Naamy, Karim Chreyteh, Charbel Chouchany.

Visualcontainer[.BOX] ospita per la prima volta in Itali la selezione di videoarte libanese “Fear”, strutturata in forma di serie, esplora il tema della paura indagato da nove artisti artisti libanesi in una intensa narrazione collettiva.
Nel corso della mostra verranno proiettate anche le precedenti serie prodotte da Home of CineJam // The Intuitive FilmLab, “ANA BEIRUT” (Artisti: Ghina Abboud, Marie Rose Osta, Amar Sokhn, Bachir Asmar, Jean Pierre Abdayem, Gilbert Karam, Valentina Khawand, Aline Ouais, Sherine Raffoul) e la serie “ANA” (Artisti: Hala Srouji, Shadi Rabahi, Jean Claude Boulos, Bashar el Khoury, Sandy Belle Boutros, Adeeb Farhat, Elie Azzam, Walid Yazbek, Georges Abou Ghazaleh), produzioni sperimentali audiovisive che descrivono cosa vuol dire vivere a Beirut e in Libano.

“Fear” è una nuova e coinvolgente serie di videoarte che esplora in modo intenso la complessa natura della paura, attraverso lo sguardo di nove talentuosi artisti libanesi. Ogni episodio della serie offre un’immersione profonda nella psiche dell’artista, rivelando una paura personale attraverso l’espressione dell’arte audiovisiva.

Nel corso della serie, gli artisti affrontano una vasta gamma di paure, dalle più comuni alle più profonde: la paura dell’esperienza umana, del rifiuto, dell’abbandono, dell’amore, dell’oscurità, dell’autorità, dell’isolamento e altro ancora. Con ogni nuovo episodio, ci immergiamo sempre di più nel complesso panorama emotivo della paura, scoprendo i molteplici modi in cui essa può plasmare le nostre vite.

Attraverso immagini straordinarie e un sound design intimo, “Fear” ci offre uno sguardo unico sull’esperienza umana, rivelando le paure che tutti condividiamo. Che tu sia un appassionato dell’arte o semplicemente interessato a esplorare le complessità della psiche umana. Muriel Aboulrouss.

Opere in mostra

FEAR #1 By Line Itany (5’36’’)
Una fantasticheria tra carne e anima, un viaggio di ritorno al grembo materno.
#fearofflesh #fearofself #fearoftranscending #fearofdeath

FEAR #2 By Alex Meouchy (5’52’’)
Intrappolato in una coda di serpente, sotto lo sguardo di un cacciatore di felini, vestito di bianco e pronto a uscire verso l’ignoto.
#fearofentrapment #fearofexpectations #fearoflosingoneself

FEAR #3 By Rayan Zrein (5’17’’)
Una passeggiata in una città capovolta, dove la realtà sfuma. Entra nelle strade rosse fino a raggiungere la scalinata inondata di sangue.
#fearofviolence #fearofabuse #fearofothers #FearofHumans

FEAR #4 By Leen Aoun (4’56’’)
Sotto lo sguardo della natura selvaggia, mentre il sole brucia, una donna si avventura nei suoi demoni interiori, alla ricerca della sanità mentale.
#fearoflosingsanity #fearofbeinglost #fearofself

FEAR #5 By Jamal Jaafar (5’05’’)
Una fuga da un amore soffocante nell’abisso blu.
#fearofparentallove #fearofexistence #fearofexpectations #fearofentrapment

FEAR #6 By Yara Amache (5’08’’)
Un tuffo nella sporcizia della terra. Tutto ciò che è carne è innatamente maledetto?
#fearofhumanfilth #fearofinnerdarkness #fearofdeath #fearofinnerdemons #fearofloss #fearofguilt #fearofmortality

FEAR #7 By Tia Naamy (4’55’’)
Un viaggio heavy metal volontario nel cuore spezzato di un bambino.
#fearofauthority #fearofpatriarchy #fearofothers #fearofvoid

FEAR #8 By Karim Chreyteh (5’14’’)
Abbandonato… Solo con il suo dolore, un ragazzo decide di parlare ma rimane solo il rumore ritmico del trampolino
#fearofsilence #fearofbackstabbing #fearofothers #fearofjudgment #fearofviolence

FEAR #9 By Charbel Chouchany (5’03’’)
Un giovane si risveglia nell’assenza di colori, gravato dal senso di colpa e dai colpi inquietanti. Non importa quanto velocemente corre, si ritrova perennemente bloccato sotto acque gocciolanti e in attesa di assaporare la libertà perduta da tempo.
#fearofunknown #fearofdanger #fearofviolence #fearofdeath #fearofentrapment #fearoftheordinary #fearofbeingstuck #fearofloneliness #fearoftime

Home of Cine-Jam, l’associazione artistica umanitaria con sede a Beirut, in Libano.
Home of Cine-Jam film-lab mira a riconnettere gli artisti con i loro poteri intuitivi e creativi. Lo scopo di questo programma è celebrare l’esistenza di artisti indipendenti locali, guidarli a ritrarre le loro emozioni attraverso le arti audiovisive in un linguaggio cinematografico libero e consentire loro di abbracciare il proprio linguaggio e il proprio modo di espressione unico.

L’Intuitive film lab è un’iniziativa di Home of Cine-Jam, l’associazione artistica umanitaria con sede a Beirut, in Libano. Il laboratorio cinematografico è creato e condotto da Muriel Aboulrouss.
Cine-Jam è il primo laboratorio cinematografico intuitivo in Libano e nella regione di Mena. Nel 2012/2013 è stato realizzato tre volte a Beirut e una volta alla scuola di cinema FAMU di Praga. Quattro lotti in totale hanno prodotto 27 brevi film intensi che ritraggono emozioni autentiche con immagini e suoni unici e specifici per ciascun artista.

Nel 2021, dopo aver tenuto il laboratorio cinematografico inattivo per 9 anni a causa della situazione sociale, politica ed economica del Libano, è arrivata l’esplosione del 4 agosto a Beirut e ha ravvivato in noi la necessità di rilanciare il laboratorio cinematografico.